Il 2-10% di tutti gli uomini ha sofferto di prostatite almeno una volta nella vita. La prostatite cronica (anche chiamata chronic pelvic pain syndrome – CPPS) è definita come un dolore pelvico associato a sintomi urinari in assenza di una causa batterica dimostrabile. Tradizionalmente la terapia è basata sull’utilizzo di anibiotici, antinfiammatori e alpha-bloccanti, usati singolarmente o in combinazione. Altre terapie di seconda linea sono state impiegate, con risultati mediocri.
La terapia con onde d’urto a bassa intensità non è invasiva ed è stata applicata al trattamento delle prostatiti croniche poiché induce un aumento della vascolarizzazione, un incremento dei segnali antinfiammatori, una interruzione degli impulsi nervosi dolorifici ed una riduzione del tono muscolare passivo.Queste onde vengono prodotte da un manipolo che viene appoggiato al corpo e possono essere trasmesse in un punto o regione del corpo ben localizzato. L’energia delle onde viene scaricata solo nell’area mirata senza coinvolgere i tessuti vicini. Il meccanismo d’azione biologica non è ancora ben chiarito. Tra gli effetti del microtrauma provocato dall’impatto dell’onda d’urto a bassa intensità il più interessante è il rilascio di fattori angiogenici che inducono la neovascolarizzazione dei tessuti colpiti e migliorano il flusso di sangue (migliore emodinamica).
Uno studio recentemente pubblicato (Guu SJ, 2018) dimostra che il 76% dei pazienti con prostatite cronica non responsiva a terapia anibiotica, antinfiammatoria e alpha-bloccante a 4 settimane dalla terapia con onde d’urto a bassa intensità ha avuto un beneficio che nell’82% dei pazienti è stato superiore a 3 mesi di follow-up. Le onde d’urto a bassa emissione hanno dimostrato effetti positivi anche nella cura della disfunzione erettile e nella Induratio Penis Plastica (Malattia di LaPeyronie).