La torsione del testicolo si verifica quando il testicolo ruota intorno al proprio asse. Questo tipo di condizione è data dalla torsione del funicolo spermatico composto da terminazioni nervose e vasi sanguigni. Proprio la torsione di questo cordone determina una riduzione dell’irrorazione sanguigna del didimo (testicolo) che per questo rischia di atrofizzarsi, perdendo volume e vitalità. Il sintomo più frequente della torsione testicolare è quindi il dolore molto forte e improvviso da un solo lato dello scroto, che in genere si riflette a livello addominale e inguinale.
All’inizio può non esserci alcun gonfiore, ma subito dopo la pelle dello scroto inizia a gonfiare e ad arrossarsi e il testicolo colpito potrebbe presentarsi in posizione più alta del solito.
Sono spesso presenti anche nausea e/o vomito (circa un terzo dei pazienti) e talvolta una leggera febbre (soprattutto nelle fasi più avanzate, con la comparsa della necrosi del testicolo); alcuni pazienti lamentano fastidio e/o dolore anche durante la minzione.
La torsione del testicolo è un’emergenza medica che richiede un immediato intervento, nella maggior parte dei casi di tipo chirurgico.
In alcune condizioni è possibile tentare un approccio manuale di riposizionamento del testicolo. Dal momento che i testicoli di solito ruotano verso l’interno, per la detorsione il testicolo viene fatto ruotare verso l’esterno. Può essere necessaria più di una rotazione per risolvere la torsione; il sollievo dal dolore guida la procedura. Se la detorsione non produce risultati, è indicato l’intervento chirurgico d’urgenza. La probabilità di salvare il testicolo si riduce dall’80-100% a 6-8 h a quasi lo 0% dopo 12 h. Si effettua anche la fissazione del testicolo controlaterale per impedirne la torsione. Quando la detorsione manuale ha successo, la fissazione testicolare bilaterale si effettua in elezione.